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L’intelligenza artificiale aiuta persone, aziende e comunità a sbloccare il proprio potenziale aprendo nuove opportunità che potrebbero migliorare le vite di tutti. 

“Abbiamo creato Bard: per esplorare la curiosità e permettere alle idee di evolvere, aiutando le persone a dare forma alla propria creatività” 

 (Jack Krawczyk, Director of Product Management) 

Cos’è Bard e quale tecnologia utilizza 

Il CEO di Google Sundar Pichai ha annunciato che l’obiettivo di Bard è rendere accessibile una grande quantità di informazioni attraverso interfacce basate sulla conversazione. Utilizza una versione ridotta di LaMDA e mira a rendere la chatbot ampiamente disponibile per la raccolta del feedback degli utenti per migliorarne l’accuratezza e la qualità. 

Nonostante l’esperienza di Google nel tipo di intelligenza artificiale utilizzata da ChatGPT, c’è voluto un po’ di tempo per rilasciare i propri strumenti al pubblico. In precedenza, avevano reso LaMDA accessibile tramite la loro app AI Test Kitchen, ma si limitava a produrre testo solo per poche richieste. 

Prima del suo rilascio, anche l’integrazione dei chatbot AI nella ricerca di Google ha sollevato delle preoccupazioni in quanto si basano su dati online che possono rafforzare i pregiudizi e diffondere informazioni false. In merito a ciò, Google ha coinvolto un gruppo di persone di diversa provenienza e località per effettuare dei test di verifica, valutando i prodotti di Google per aiutare l’azienda a migliorare le proprie offerte e per ottenere informazioni su come gli utenti potrebbero percepire questi prodotti.  

Caratteristiche e funzionalità di Bard 

Il focus sulla sicurezza e sulla privacy, però, non è la sola novità di Bard. La nuova chatbot è disponibile in più di 40 lingue, tra cui arabo, cinese, hindi e spagnolo; è possibile ascoltare Bard leggere le risposte ad alta voce, o “cambiare il tono e lo stile delle risposte” sulla base di cinque diverse opzioni: semplice, lunga, corta, professionale o informale. Un’opzione utile nel caso in cui si voglia chiedere all’AI di scrivere un contenuto che risponda a specifiche esigenze di comunicazione, ma che al momento è disponibile soltanto in lingua inglese. 

Inoltre, per aumentare la produttività di Bard, Google ha presentato quattro nuove funzionalità esclusive, tra cui un’opzione per “fissare, rinominare e riprendere le conversazioni”, così da sfruttare a pieno le potenzialità dell’AI in qualunque momento gli utenti ne abbiano bisogno. Altrettanto interessanti sono le funzionalità per condividere le risposte di Bard con i propri contatti e per “esportare codice Python in Replit, oltre che in Google Colab”. Infine, la novità che più sembra aver attirato l’attenzione è l’integrazione con Google Lens, che permette finalmente di utilizzare le immagini nel prompt, così da avere “più informazioni su una foto, o trovare ispirazione per una didascalia”. 

Ancora, si aggiunge la possibilità di condividere le risposte dell’IA in maniera rapida e per i programmatori si aggiunge la funzionalità che permette di esportare il codice Python in Replit, oltre che in Google Colab. 

Bard cerca di combinare l’ampiezza della conoscenza del mondo con il potere, l’intelligenza e la creatività dei nostri grandi modelli linguistici. Attinge alle informazioni dal Web per fornire risposte fresche e di alta qualità. Può essere uno sbocco per la creatività e un trampolino di lancio per la curiosità. 

“Che si tratti di applicare l’intelligenza artificiale per trasformare radicalmente i nostri prodotti o di mettere questi potenti strumenti a disposizione di altri, continueremo a essere audaci con l’innovazione e responsabili nel nostro approccio. Ed è solo l’inizio: ne arriveranno altri in tutte queste aree nelle settimane e nei mesi a venire.”   

(CEO di Google Sundar Pichai) 

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